Sulla cresta dell’onda, nonostante tutto.

Bethany Hamilton, surfista statuninense, nasce l’ 8 febbraio 1990 alle Hawaii nella città di Lihue.
Sfortunatamente la ragazza è divenuta famosa per esser stata la protagonista di un attacco da parte di uno squalo, attacco in cui ha perso il braccio sinistro

.Bethany_Hamilton
Discendente da una famiglia di tutti surfisti provetti, era inevitabile che anche lei si appassionasse al surf. Inizia a cavalcare le onde all’età di otto anni e si vede subito il suo grande potenziale. Arrivando sempre al primo posto nelle competizioni, a 12 anni diviene la più forte surfista under 16 nelle isole Hawaiane. Circa un anno dopo, all’età di tredici anni, Bethany decide di andare a fare surf insieme ad un’ amica, accompagnate dal fratello e dal padre di quest’ultima. Era una mattina come tante. Le due ragazze stavano sdraiate sulle loro tavole, chiacchierando, aspettando l’onda giusta, un onda che quella mattina non sarebbe mai arrivata. All’improvviso Bethany si trovò con il braccio sinistro tra le fauci di uno squalo tigre che sfortunatamente l’aveva confusa per una preda. La forza di reagire della ragazza le salvò la vita, ma non il suo braccio; riuscì a risalire aggrappandosi alla tavola, ma tanto fu lo spavento che svenne. Il padre e il ragazzo che erano con lei con grande lucidità la portarono fuori dall’acqua e chiusero l’emorragia con il laccio della tavola. Giunta però in ospedale ai limiti della sopravvivenza Bethany aveva perso il 60% del sangue corporeo. Ma, dopo solo una settimana di ricovero, la ragazza torna a calpestare le calde spiagge hawaiane; il ritorno sulla sua tavola dovrà attendere qualche mese. Gli ostacoli non sono finiti, ma la sua determinazione è tanta, cosi come, grande è la sua passione per il surf. Adesso deve risolvere il problema dell’equilibrio. Bisogna ricominciare da zero. Inizialmente usa una tavola costruita appositamente per lei, con un maniglia in grado che si potesse alzare con più facilità; successivamente impara ad alzarsi anche con un braccio solo. Nel 2004 vince un premio, un importante riconoscimento dopo il grave infortunio subito. Adesso ha 25 anni, sposata e ha continuato a fare surf anche con il pancione. Al suo sesto mese di gravidanza ha dimostrato a tutte le donne incinte che è possibile cavalcare le onde anche con un gran pancione:
forse il bambino o la bambina , saranno futuri surfisti.

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